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REA 17° AL DEBUTTO CON YAMAHA: "Le abbiamo provate tutte", continuano i problemi di chattering al posteriore

Saturday, 24 February 2024 07:23 GMT

Il nordirlandese ha anche perso tanto tempo nel pitstop obbligatorio

Sabato da dimenticare per Jonathan Rea (Pata Prometeon Yamaha), soltanto 17° all’esordio con Yamaha e alle prese con problemi di chattering e vibrazione sulla sua YZF-R1.

Per Rea le cose non vanno bene da venerdì. Provando a risolvere i problemi insieme al suo team, in Tissot Superpole ha staccato l’11° tempo, recuperando poi delle posizioni nella prima parte di gara. Rientrato ai box per il pit stop obbligatorio ha perso tantissimo tempo, uscendo insieme ad Alvaro Bautista (Aruba.it Racing – Ducati) che precedentemente era caduto. I campioni del mondo di otto delle ultime nove stagioni si sono trovati a lottare per la 17^ posizione che alla fine rappresenta il risultato odierno del numero 65.

“Non sono affatto contento della moto”

Rea ha analizzato la gara: “È stata davvero difficile fin dalla partenza. Avevo un passo costante e a un certo punto mi sono trovato in lotta con Domi e van der Mark. Ho deciso di fare il pit stop il prima possibile e purtroppo nel pit stop abbiamo avuto un piccolo problema che ci ha impedito di tornare in pista e abbiamo perso tanto tempo. Sono tornato in pista con Alvaro, sono rimasto con lui e il suo passo ma dopo quattro o cinque giri ho iniziato a commettere errori e poi ho fatto fatica a passare Rabat. Poi sono riuscito a trovare del ritmo”.

Nel pit stop il nordirlandese ha perso ben 22 secondi. Queste le sue parole: “È frustrante. Domani proveremo a fare dei cambiamenti dato che non sono affatto contento della moto. Considerando quanto è diventato competitivo il WorldSBK è necessario che la moto funzioni ma dobbiamo anche avere la confidenza con la moto per spingere al massimo. Al momento sto solo guidando la moto ma non è sufficiente nemmeno per entrare in top ten nel WorldSBK. Stanotte dobbiamo fare un passo avanti”.

IL PROBLEMA È IL CHATTERING AL POSTERIORE: una soluzione è possibile?

Rea ha spiegato qual è il problema principale: “Qui a Phillip Island è il chattering al posteriore e la vibrazione sulla moto sugli avvallamenti; sulla moto ci sono io ma abbiamo provato a togliere tanto grip dalla moto, abbiamo messo in campo diverse geometrie e quasi tutte le opzioni ma il problema resta e fintanto che c’è, non avrò la confidenza per spingere”.

REA AI MEDIA: “Siamo in mezzo alla m***a”

Di fronte ai media, Rea ha aggiunto: “I commenti sono gli stessi ma pare che non riusciamo a sistemare i problemi. Per me è frustrante e lo è anche per il team dato che stanno provando a fare il massimo. La consolazione è l’ottima gara di ‘Loka’, sono contento per lui ma abbiamo tanto lavoro da fare per sentirmi a mio agio e per spingere”.

“Le abbiamo provate tutte. In Yamaha siamo un capitolo aperto. Nei test ho preferito delle parti al telaio diverse rispetto a quelle usate da ‘Loka’ questo weekend, siamo partiti con quello che il team ritiene sia migliore in relazione al consumo della gomma, al grip e a tutte le caratteristiche di Phillip Island. Stamattina siamo tornati a delle parti che mi erano piaciute di più nei test ma abbiamo ancora gli stessi problemi. Sono confuso come lo sono tutti nel box; siamo persi ed è frustrante”.

“Analizzando i dati vediamo un problema simile a quello che hanno le altre moto. Guardando a occhio nudo, è tosta. Se vi facessi vedere cosa vedo io, non riuscirei a spiegare come sono riuscito a fare un 1’29” in Superpole. Sono solo frustrato. Non ne voglio parlare troppo; non so come mai sono qui dato che di solito non parlate con uno che arriva 17° e non ho niente di grosso da dire. Devo credere in me stesso dato che so che arriveranno giornate migliori ma adesso sono difficili da vedere”.

Rea ha parlato anche delle sue sensazioni e del feeling con la moto che non è lo stesso di quello avuto nei test a Jerez: “Dobbiamo solo restare concentrati, provando a essere fiduciosi ma il team deve cambiare qualcosa per farmi fare il mio lavoro. Al momento il feeling non è buono. A Jerez la moto era andata benissimo. In termini di passo gara con tutti i piloti, avrei potuto giocarmi il podio. Situazione diversa a Portimao dove siamo stati intorno alla top five. Qui, siamo in mezzo alla m***a”.

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